CLS in classe
Il gioco “Chiudi la Scatola” (useremo l’acronimo CLS) è un gioco antico, ma di semplice realizzazione e accattivante sia per i bambini sia per gli adulti.
Questa semplice osservazione ci spinge a pensare che il contesto di questo gioco (come spesso capita con i giochi da tavolo più in generale) sia un contesto di apprendimento motivante. La scelta di portarlo in classe e di dedicare ore di tempo a costruirlo e a giocarci richiede sicuramente maggiori motivazioni.
Nella pagine raggiungibili cliccando sui bottoni qui sotto si cercherà di mettere in evidenza su quali obiettivi di apprendimento (in matematica, ma non solo) è possibile lavorare. Questa analisi è basata su una analisi a priori del gioco e sul confronto con i docenti che, fino ad oggi, hanno sperimentato il gioco nelle proprie classi.
Nel resto di questa pagina parleremo delle modalità con cui il gioco può essere svolto in classe.
Già nella presentazione delle diverse varianti di gioco si sono elencate diverse modalità in cui il gioco può essere realizzato. La scelta della modalità può chiaramente dipendere da condizioni contingenti (ambienti disponibili, numero degli studenti in classe), ma dovrebbe basarsi sulle finalità didattiche e sulla valutazione in itinere realizzata dall’insegnante.
Gioco con tutta la classe
Nelle prime fasi di gioco, quando i bambini devono ancora prendere esperienza con le regole, può essere utile simulare delle partite in modo collettivo. Una sola persona (l’insegnante, un bambino designato o più bambini a turno) tira i dadi per tutti e poi ciascuno decide quali tasti abbassare sulla propria tastiera. L’insegnante può dire ad alta voce quale mossa farebbe, oppure chiedere a turno ai bambini quale mossa hanno scelto loro. Il tiro dei dadi può essere fatto concretamente (specialmente se si hanno a disposizione dei dadi grandi) oppure usando un applicativo per il lancio di dadi sulla LIM.
Quando si fanno partite collettive, può essere utile utilizzare la lavagna per condividere una tastiera che può essere riprodotta in digitale (si veda per esempio questo file) oppure essere disegnata alla lavagna (in tal caso si barrano man mano i numeri usati). Alcuni bambini potrebbero in questo caso “copiare” le mosse mostrate alla lavagna sulla propria tastiera. Sarà comunque un modo per avvicinarsi al funzionamento del gioco.
Nel caso in cui si svolga una partita collettiva, si può anche decidere di registrare la partita alla lavagna. Questo può essere fatto da uno studente designato o da vari bambini (uno diverso per lancio) dopo che l’insegnante avrà fornito qualche esempio su come fare. Chiaramente, in una partita collettiva, l’insegnante può fornire continui feedback sul rispetto delle regole o sulla correttezza dei calcoli. Può anche chiedere ai bambini di darsi dei feedback vicendevolmente.
Gioco in piccoli gruppi
Il gioco in piccoli gruppi può essere svolto con una certa frequenza. Gli studenti possono affrontarsi in modo competitivo tra di loro (liberamente oppure organizzando una sorta di torneo) e alternarsi nel compito di giocatori o registratori/arbitri. Questo tipo di attività può essere svolta intorno ai banchi oppure all’aperto.
Il lavoro a piccoli gruppi (dai 2 ai 4 studenti per gruppo) può permettere all’insegnante di fare osservazioni mirate concentrandosi su un gruppo di bambini alla volta (si vedano di seguito le indicazioni su come implementare la valutazione in itinere). L’insegnante può per esempio affiancarsi a un gruppo di bambini con maggiore difficoltà per supportarli in modo individuale; oppure può ogni volta osservare un gruppo diverso.
Il lavoro in piccoli gruppi dovrebbe essere comunque seguito da discussioni collettive che potrebbero emergere anche in seguito all’attività di autovalutazione degli studenti. Tali discussioni sono importanti momenti di condivisione delle strategie adottate dai bambini. Ascoltando le strategie dei compagni, gli studenti possono essere motivati a provare a riprodurre strategie analoghe in una sessione di gioco collettiva.
Gioco individuale
Il gioco individuale può essere dato come consegna o richiesto anche dai bambini. A volte, quando un bambino ha portato a termine una consegna data, potrebbe cimentarsi nel gioco per migliorare il proprio record personale, di cui potrebbe tenere traccia su un’apposita scheda o sul proprio quaderno.
Il gioco individuale potrebbe anche essere dato come consegna da svolgere a casa. Al bambino viene richiesto di giocare almeno una partita, di registrare simbolicamente le operazioni fatte e poi di raccontare verbalmente (per iscritto o registrando la voce) l’andamento della partita e le strategie seguite.